Sono Mrs. Wolf, risolvo problemi

“Sono Mrs. Wolf, risolvo problemi”

In uno dei film più amati di Quentin Tarantino, Pulp Fiction, c’è un personaggio diventato un cult: Mr. Wolf. Smoking nero, occhiali da sole e una battuta rimasta nella storia del cinema: “Sono il signor Wolf, risolvo problemi”.  Visto che anche Global Cosmesi ha il suo Mrs. Wolf mi presento: mi chiamo Elena Paganini e ricopro il ruolo di coordinatore operation per cui mi sono guadagnata “sul campo” questo soprannome così iconico!
Sono poco più di tre anni che lavoro in Global Cosmesi e fin dall’inizio mi sono sentita come se fossi a “casa” e, a mio avviso, è proprio questo clima di familiarità e giovialità che ci contraddistingue.
Mi occupo della gestione delle operations necessarie per garantire un corretto flusso dei prodotti in fase di produzione e confezionamento una volta che è stato pianificato, dalla movimentazione della merce in entrata fino alla distribuzione dei prodotti in uscita nelle tempistiche stabilite, in un’ottica di ottimizzazione dell’operatività.
Ho sviluppato la capacità di problem solving grazie alla formazione e a un’esperienza in prima linea, che mi ha aiutato molto nello sviluppare questa “abilità”.  Per capire meglio quello che intendo basti pensare che collaboro a 360° con tutti i settori della nostra azienda, dall’help desk all’amministrazione, passando per il magazzino, il marketing, il commerciale e la produzione. Questa mole di richieste eterogenee può essere affrontata solo se si lavora con la stessa versatilità di un.. coltellino svizzero! Diciamo quindi che con il tempo mi è venuto naturale riuscire a trovare risposte ai problemi più disparati. Impariamo di più dai nostri errori perché gli errori ci obbligano a ripercorrere il processo, se tutto va bene non siamo spronati a ripercorrerlo.
Se Global Cosmesi fosse un film sarei un personaggio che ha una specifica caratteristica: risolve problemi con ingegno e semplicità. Global Cosmesi è proprio così, affronta ogni sfida con la volontà di trovare proposte o soluzioni che possano essere… smart!

#Noicimettiamolafaccia

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UN FONT UNIVERSALE

UN FONT UNIVERSALE

A Ferrara, la nebbia attenua i contorni delle cose, celando solamente una parte di esse. Il resto lo devi completare con la fantasia e piano piano la stessa fantasia diventa uno strumento quotidiano, dal quale dipendi per completare la realtà di ogni giorno. Nel nostro paese meraviglioso impariamo, fin da piccoli, a capire quale numero ci sia scritto sull’autobus, mentre avanza in mezzo alla fitta nebbia, a completare l’immenso castello di Ferrara, evitando le biciclette che ci sfrecciano a fianco e così via. Ci sono bambini che anche da grandi continuano a utilizzare la stessa immaginazione impiegata anni prima, facendola così diventare un vero e proprio strumento fondamentale per il proprio lavoro: il graphic designer. Quest’ultimo, infatti, deve tener sempre attiva la creatività allenando continuamente la mente, soprattutto al di fuori del lavoro.

Questo si spiega immergendosi nell’età digitale contemporanea. Siamo costantemente esposti a un enorme sovraccarico cognitivo, che ci influenza nelle nostre scelte quotidiane. Il grafico deve percepire ogni singolo stimolo e farne tesoro.

Inoltre, al giorno d’oggi, parliamo centinaia lingue diverse tra loro, ma capiamo tutti lo stesso linguaggio comune, e quando spegniamo il computer, il nostro lavoro continua. Camminando per la nostra città, soffermando lo sguardo davanti a un manifesto, ci chiediamo: come l’avrei fatto io?

Vediamo un’insegna, la studiamo e incominciamo a pensare se si potesse semplificare maggiormente. Ci innamoriamo di un vecchio cartello, di una scritta sul muro o di una macchia dalla forma strana. Tra gli scaffali del supermercato ci innervosiamo se non riusciamo a scovare un determinato prodotto perché, chi ha realizzato la grafica, non ha utilizzato un font leggibile e così via.

Non possiamo farne a meno: guardare è il nostro vizio, i nostri occhi sono sempre impegnati a leggere la realtà che ci circonda. Il nostro, prima di essere un lavoro, è una passione attraverso la quale cerchiamo di trasmettere messaggi ben precisi. Il graphic design è quindi creatività ma anche scienza, la ricerca continua dello stile, del bello e del giusto. È un lavoro che ci chiede di nutrire continuamente la nostra mente e la nostra cultura ma, soprattutto, ci obbliga a non smettere mai di immaginare e sognare: guardare oltre, con la consapevolezza che si possa sempre imparare e migliorare.

Abbiamo scelto questo lavoro perché siamo dei sognatori instancabili; sotto la professionalità e la tecnica, dietro le giacche e le strette di mano, al di là delle sale riunioni e dei nostri nomi sulle porte degli uffici, noi siamo prima di tutto dei grafici appassionati del nostro lavoro, pronti ad accettare qualunque sfida ci troviamo a dover affrontare. Alla Global Cosmesi progettiamo forme, oggetti, messaggi, esperienze ed emozioni perché abbiamo un cuore e un cervello, e finché ci sarà vita abbiamo, avremo bisogno del graphic design.

Camilla Benetti è il collegamento virtuale tra la Global Cosmesi e quella bicicletta che vediamo perdersi in lontananza. Così, mettendo nuovamente a frutto la nostra immaginazione, riusciamo a scorgere la fioca luce del fanalino posteriore, dando il giusto risalto alla sinfonia colorata che, anche una singola grafica, può magicamente racchiudere. Laddove la nebbia si dirada, nella molteplicità di decisioni da prendere, quella piccola immagine fa sì che, un determinato prodotto, diventi la nostra preferenza, facendoci cogliere, in un solo istante, l’intrinseco e universale messaggio racchiuso in un umile font.
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camilla benetti graphic designer

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Cosa ci richiede il mercato?

Cosa ci richiede il mercato?

Più formule “green” e controlli.

Il Coronavirus ha sensibilizzato molti, soprattutto le giovani generazioni, sul tema della sostenibilità. Così, eco-compatibilità ed etica si rivelano ottime opportunità di ripresa del mercato.

Per sviluppare questa grande esigenza del mercato “green” in ambito estetico, Global Cosmesi ha messo in prima linea Chiara Zerbini, in qualità di Responsabile tecnica del marchio Esteticare, che ha dedicato più di 3 anni di Ricerca e Sviluppo a questa linea professionale per Centri Estetici, SPA e palestre.

“La grande sfida durante questi anni è stata quella di riuscire a formulare prodotti naturali e sostenibili per l’ambiente in quanto non dovevo solo eliminare le normali materie prime che si utilizzano di solito, come Siliconi, Parabeni, Peg, Acrilati, Edta, Cessori di Formaldeide o Allergeni,  ma cercare, eliminando queste, di mantenere la stessa texture, la stessa performance e la stessa sensorialità di un normale cosmetico, in modo che il consumatore finale o l’estetista stessa potesse comunque apprezzarlo.

Non è stato facile!  Ci sono tante difficoltà ed ostacoli da affrontare per la creazione di un “semplice” cosmetico naturale. Prima di tutto bisogna crederci e bisogna essere fortemente motivati perché è una sfida molto impegnativa per ogni formulatore; ci vuole tanta ricerca, tanto tempo, tante energie e tanta collaborazione per riuscire a sviluppare un prodotto totalmente green.

Insieme alle mie colleghe del Laboratorio, cerchiamo di fare del nostro meglio ogni giorno, testando e provando personalmente ogni formulazione fino al raggiungimento del prodotto ottimale da poter presentare sul mercato. Inoltre, non bisogna dimenticare che dobbiamo rispettare determinate norme di sicurezza stabilite dall’Unione Europea ed i diversi regolamenti stabiliti per ogni tipologia di Certificazione, che sia Cosmos, Aiab, Ecocert o Natrue che delineano i limiti di utilizzo per determinati ingredienti o le percentuali minime e massime di ingredienti richiesti per certificare poi il prodotto cosmetico naturale.

Lo sviluppo di nuovi cosmetici green è nato dalle numerose richieste di mercato che ci sono arrivate sul Private Label, da cui nasce la nostra expertise aziendale, che si sta orientando sempre più verso la produzione di cosmetici sostenibili, naturali e certificati, pensati per intercettare le nuove esigenze dei clienti ed insieme migliorare l’impatto ambientale.
Sempre maggior attenzione, quindi, alla salute ed al benessere e noi di Global Cosmesi cerchiamo sempre di stare al passo con queste richieste ricercando materie prime innovative: non sintetiche ma naturali, emulsionanti non etossilati, oli vegetali che sostituiscano gli oli minerali e tensioattivi delicati a differenza di tensioattivi più aggressivi come gli SLS. Non bisogna dimenticare però che “sintetico” non significa “tossico” e che “naturale” non significa “innocuo”, al contrario, alcune piante possono contenere veleni e la stessa sostanza funzionale può essere dannosa per l’organismo se impiegata erroneamente.

L’impegno quindi che ci prefiggiamo in Global Cosmesi è quello di stare al passo con le richieste di mercato, di creare prodotti funzionali nel massimo rispetto della nostra pelle ma anche del nostro ambiente, cercando di utilizzare materie prime di alta qualità mantenendo la stessa performance e sensorialità di sempre.”

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SI VA IN SCENA

SI VA IN SCENA

Il Supply Chain Management è uno strumento sempre più determinante nelle aziende di oggi, per una corretta gestione della catena di distribuzione e per conseguire l’obiettivo di migliorare le prestazioni e l’efficienza delle diverse attività logistiche.
Global Cosmesi però, che da sempre afferma come suo dogma l’idea di Team, di Collaborazione e di Cooperazione, sfrutta questo strumento soprattutto per un’integrazione e un coordinamento strategico, sviluppando vere e proprie relazioni con i suoi fornitori, distributori e clienti. Dietro a questi rapporti anche pluriennali, vi sono le collaborazioni tra le Persone di aziende diverse e prima ancora ci sono i Pensieri, le Parole, e le Azioni di Persone appartenenti ad una stessa squadra, chiamiamola di attori che, come in una compagnia teatrale, vivono ogni progetto come una nuova avventura da costruire insieme con passione.

Elisa Piemonte è una degli attori di questa compagnia, che riceve un nuovo, entusiasmante copione, inizia a studiarlo, pianifica e cerca, condividendolo con gli altri membri del gruppo, di fondersi con questi ultimi. Per rendere al meglio la performance di ogni attore, si leggono le battute insieme, si aggiustano le intonazioni, si lavora sulle emozioni, si ricercano con attenzione gli abiti di scena e dopo averli indossati, quando tutto è pronto, con una grande adrenalina addosso, si alza il sipario e si entra in scena, ecco avvenire uno spettacolo con la S maiuscola che manda il pubblico in visibilio. Global Cosmesi con il suo team, si impegna ogni giorno per lo sviluppo dei vostri progetti con questa passione.
Il vostro private label con cura passerà tra le mani di Persone, che una vicina all’altra delicatamente come in una grande catena, lo faranno crescere sotto la vostra attenta regia, e prenderà via via forma, diventando qualcosa di unico.
Uno dei nostri punti di forza è quello di seguire ogni azienda, ogni fornitore e soprattutto ogni cliente, in ogni momento di questa avventura fino appunto alla messa in scena del tanto atteso spettacolo con la S maiuscola, per rendere memorabile il frutto di tanto lavoro.
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Supply Chain Management Elisa Piemonte

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Come nasce un prodotto cosmetico

Come nasce un prodotto cosmetico

Vi siete mai chiesti come nasce un prodotto cosmetico? Probabilmente la risposta può sembrare banale, ma così non è. Un cosmetico si porta dietro un’idea, un progetto da sviluppare, un bisogno da soddisfare o più semplicemente un desiderio che si vuole scatenare in qualcuno.

Assunta Nappo formulatrice del team di RICERCA & SVILUPPO di Global Cosmesi, realtà che lavora conto terzi, spiega che il punto di partenza è sempre il brief: raccolta dettagliata di informazioni che sviscerano concretamente ciò che si desidera ottenere da un determinato progetto.

Per noi formulatrici si tratta di uno strumento decisivo e cerchiamo di operare in modo proficuo con gli altri settori al fine di ottenere il maggior numero di informazioni e spunti formulativi in questa fase di approccio al progetto. In alternativa, il brief può essere direttamente realizzato da noi come obiettivo per lo sviluppo di formule innovative per la cura della persona da offrire ai nostri clienti. Da qui in poi lo useremo come filo conduttore che ci porterà a pensare al prodotto in tutti i suoi aspetti: perché il cosmetico si deve immaginare con la mente e con i sensi ancor prima di realizzarlo” ci spiega prontamente.

Solo l’unione sapiente e accurata di molteplici ingredienti potranno concretizzare la funzionalità richiesta e la sensorialità immaginata attraverso una struttura idonea e accattivante.

Mi piace sempre pensare alla nascita di un nuovo cosmetico come un incontro di due anime: quella scientifico/tecnologica e quella creativa. In poche parole i due volti del formulatore” aggiunge.

Questo è ciò che accade nel nostro Laboratorio di Ricerca e Sviluppo: ogni singolo ingrediente è valutato e selezionato a far parte del prodotto cosmetico finito con uno scopo ben preciso, sia esso di natura tecnica/strutturale o edonistica/sensoriale. Per un cosmetico non esiste sensorialità senza tecnicità e viceversa. I due aspetti devono fondersi intimamente al fine di ottenere una formula stabile dal punto di vista tecnico e strutturale, precisa ma soprattutto piacevole.

Il concetto della “gradevolezza cosmetica” è un aspetto che ci sta particolarmente a cuore quando formuliamo: un cosmetico gradevole sarà un cosmetico che verrà utilizzato maggiormente dall’utilizzatore finale. Di conseguenza, un’applicazione costante sarà la chiave che permetterà al prodotto di esplicare le sue azioni funzionali ed essere efficace.

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Il cuore GREEN delle sfumature

Il cuore GREEN delle sfumature

Dall’acquisto delle componenti necessarie, al fine di realizzare prodotti specifici per una linea in private label, alla vendita degli stessi, il passo può sembrare breve. Si tratta invece di un percorso articolato, a volte difficile, condiviso da utenti diversi, frutto di studio, analisi, risorse, energie, dedizione. Il tutto con un minimo comune denominatore: raggiungere il cuore del cliente. Lungo la provinciale si scorge il capannone color Tiffany dell’azienda, semi nascosta, quasi invisibile, non fosse per un prezioso cartello in metallo, giallo e grigio. Global Cosmesi.

Global, nella contemporaneità quotidiana, rimanda forse a quel senso di unione, forza, fiducia che, negli ultimi tempi, pare essere venuto meno.
Nel silenzio umido della pianura ferrarese, tra il grigio di una nebbia semestrale, fomentata dall’inevitabile smog del mondo industrializzato, si fa largo un gruppo di competenze messe in campo per riuscire a realizzare brand di successo, trasformando il grigio in una sinfonia di colori personalizzati.
Nella logica di una completa efficienza, al fine di soddisfare al meglio le attuali necessità di una clientela nazionale quanto internazionale, i dipartimenti di Global Cosmesi sono incentrati sul lavoro volto al perseguimento di tali necessità, intersecandosi tra le linee guida dettate dai clienti stessi. Dinamicità, cooperazione, multitasking, versatilità, le parole chiave.
Ecco che l’ufficio acquisti, seguito da Federica Taddia, fa da apice a una sorta di opzione “full-service”, che parte dalla fase embrionale legata all’ordine di packaging e materie prime, per giungere a quella finale di esportazione all’estero del prodotto finito, nato dalla fusione dei singoli elementi, in coordinazione con gli altri reparti. Federica, in questa duplice funzione, gestendo il progetto dall’acquisto, alla spedizione, dà la possibilità a Global Cosmesi di offrire al cliente il completo controllo del prodotto, seguendo così anche la fase di export, apparentemente complessa, quanto necessaria, al giorno d’oggi.

Nell’ottica del rispetto di tutte le procedure previste, seguendo le tendenze e i continui cambiamenti normativi, la globalità delle funzioni dei vari reparti diventa sinonimo di efficienza, con un obiettivo comune: dare una forma concreta alle idee dei clienti. Laddove l’azzurro Tiffany si colora, tingendosi di mille sfumature, coinvolgendo lo sfondo GREEN che il pianeta ci chiede, suo malgrado, di rispettare.
Ogni comparto, nel corretto susseguirsi dei propri compiti, prepara il lavoro per lo step successivo, con l’intento di raggiungere la medesima meta. La soddisfazione del singolo, si traspone nella soddisfazione di molti. Questo crea la globalità. Questo è Global Cosmesi.

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Federica_taddia_Green_private_label

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IL SUCCESSO DI UNA LINEA IN PRIVATE LABEL PARTE DALLA STRATEGIA MARKETING

IL SUCCESSO DI UNA LINEA IN PRIVATE LABEL PARTE DALLA STRATEGIA MARKETING

I brand sono come individui perché devono essere raccontati e valorizzati per renderli unici e distintivi. L’identità si crea nei dettagli.  Per questo anche l’approccio di un progetto in private label dovrebbe essere sempre proposto con i valori di un brand perché per avere successo un prodotto deve essere sviluppato partendo dal posizionamento a scaffale. Per questo motivo il dipartimento Marketing di Global Cosmesi, diretto da Silvia Conconi che arriva da esperienze di branding da note multinazionali, trasforma le proposte dei progetti in private label in marchi pronti alla vendita, coordinando tutti i dettagli: dal pack ai colori, dalla narrativa comunicativa alle novità dei principi attivi che possano costruire uno story telling forte e avvincente. Si arriva in questo modo alla costruzione dell’identità, della personalità ed equità della marca e del prodotto. 

“Ci piace costruire un sogno e non un elenco di informazioni. Mettiamo al centro la marca e la facciamo dialogare con il mercato attraverso la costruzione del suo universo valoriale. Traduciamo il beneficio in corretta visione strategica, trasformando il bisogno in buona capacità tattica e sommando le idee chiare a una efficace capacità narrativa”. Ed è proprio la capacità narrativa e la capacità di entrare nel cuore del prodotto, enfatizzando ogni dettaglio, che ha permesso a molti nostri clienti di lanciare brand di successo.

Un ulteriore prezioso alleato nell’interpretazione dello scenario comunicativo è l’interesse al mondo della moda, dell’interior design e del visual merchandising che consente di intercettare trend e tendenze e portarle nel mondo della cosmetica.

Creatività e capacità di strutturare strategie per far emergere la marca e distinguerla sono gli elementi che ci hanno consentito in poco tempo di sviluppare nuovi clienti sia in Italia che all’estero.  

“Ogni prodotto a scaffale deve trasferire al cliente finale informazioni di valore, ma anche emozioni e personalità. Il prodotto deve vivere tenendo conto di tutti gli aspetti sensoriali come texture, colori, profumi e sensazioni, senza perdere di vista l’approccio green che è alla base delle nostre proposte”.

Offriamo sempre nuovi concept marketing (link al sito global) con diverse soluzioni di sostanze funzionali e principi attivi in linea con una comunicazione sempre più richiesta dai consumatori “GREEN” informati ed attenti ad un INCI pulito e sostenibile: attivi da agricoltura biologica e vegani, Attivi italiani a KM ZERO per chi desidera una forte connotazione del made in Italy, attivi senza glutine.

Non dimentichiamo che tutto può essere coronato da packaging green come plastiche riciclate da post consumo o plastiche derivate dalla canna da zucchero, pack con refill per evitare sprechi, vetro o carte FSC per una cosmetica sempre più ECO SOSTENIBILE. Se vuoi creare la tua linea o il tuo prodotto attraverso un approccio di BRAND EQUITY e BRAND IDENTITY, personalizzato e su misura per tuo canale di vendita, contattaci per tutti gli approfondimenti.

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IL SUCCESSO DI UNA LINEA IN PRIVATE LABEL PARTE DALLA STRATEGIA MARKETING

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